Risparmiare con le agevolazioni fiscali sulla mobilità green

Risparmiare con le agevolazioni fiscali sulla mobilità green

La transizione verso una mobilità più sostenibile non è solo una scelta etica per ridurre l’impatto ambientale, ma anche un’opportunità concreta per risparmiare grazie alle numerose agevolazioni fiscali disponibili. In Italia, queste misure spaziano da crediti d’imposta a contributi diretti per l’acquisto di veicoli elettrici, l’installazione di infrastrutture di ricarica e l’utilizzo di mezzi pubblici o condivisi. Vediamo nel dettaglio come funzionano queste agevolazioni e come sfruttarle al meglio.

Credito d’imposta per la mobilità sostenibile: requisiti e benefici

Il credito d’imposta per la mobilità sostenibile è stato introdotto per incentivare l’adozione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. Questa misura è rivolta ai cittadini che hanno sostenuto spese per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici, abbonamenti ai trasporti pubblici o servizi di car sharing tra agosto e dicembre 2020, e ha rappresentato un esempio concreto di come il governo italiano promuova la mobilità sostenibile.

Per accedere al credito, era necessario soddisfare determinati requisiti, tra cui la rottamazione di un veicolo di categoria M1 (autovetture) contestualmente all’acquisto di un altro veicolo con emissioni di CO₂ tra 0 e 110 g/km. Il credito d’imposta, pari fino a un massimo di 750 euro, poteva essere richiesto direttamente nella dichiarazione dei redditi.

Anche se questa misura specifica non è più attiva, il credito d’imposta rappresenta un esempio di politica fiscale che potrebbe essere riproposta in futuro, tenendo conto dell’interesse crescente per una mobilità più verde. È quindi utile monitorare eventuali nuove iniziative governative in questo ambito.

Ecobonus per l’acquisto di veicoli elettrici: come funziona

L’Ecobonus è una delle agevolazioni più importanti per chi intende acquistare un veicolo elettrico o ibrido plug-in. Per il 2024, sono stati stanziati fondi significativi per sostenere questa iniziativa, con contributi che variano in base alle emissioni del veicolo e alla rottamazione di vecchi mezzi.

Veicoli elettrici (emissioni 0-20 g/km)
Chi acquista un’auto completamente elettrica può ottenere un contributo fino a 13.750 euro se dispone di un reddito ISEE inferiore a 30.000 euro e rottama un veicolo fino a Euro 2. Senza rottamazione, il contributo scende a 8.000 euro.

Veicoli ibridi plug-in (emissioni 21-60 g/km)
Per chi sceglie un’auto ibrida plug-in, il contributo può arrivare fino a 6.000 euro con rottamazione. Anche in questo caso, senza rottamazione l’importo è inferiore, attestandosi sui 4.000 euro.

Veicoli a basse emissioni (emissioni 61-135 g/km)
Per le auto a basse emissioni, l’incentivo massimo è di 3.000 euro con rottamazione. Senza rottamazione, il contributo si riduce ulteriormente, rendendo più conveniente approfittare del ritiro gratuito del vecchio veicolo, una pratica spesso offerta dalle concessionarie italiane.

In Italia, molti centri di demolizione (come questo a Roma) offrono la rottamazione gratuita del veicolo a condizione che sia completo di tutte le sue parti principali, includendo spesso il servizio di ritiro a domicilio, la gestione delle pratiche per la cancellazione al PRA e, in alcuni casi, persino un piccolo rimborso economico per il proprietario, rendendo il processo semplice e conveniente per chi desidera smaltire un’auto non più utilizzabile.

Per ottenere l’Ecobonus, è necessario che il concessionario prenoti il contributo sulla piattaforma governativa dedicata. Una volta confermata la prenotazione, il bonus viene applicato sotto forma di sconto diretto sul prezzo di acquisto.

Incentivi per l’installazione di infrastrutture di ricarica

L’installazione di infrastrutture di ricarica è un passo fondamentale per sostenere la diffusione dei veicoli elettrici. Per questo motivo, il governo ha introdotto incentivi sia per i privati che per le aziende.

Per i privati:
È previsto un contributo pari all’80% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica domestiche o condominiali, fino a un massimo di 1.500 euro per le abitazioni private e 8.000 euro per le parti comuni dei condomìni.

Per le imprese:
Le aziende possono beneficiare di un contributo del 40% sulle spese ammissibili per l’installazione di infrastrutture di ricarica nei propri spazi. Questi contributi comprendono sia i costi per la messa in opera che le spese tecniche e di connessione alla rete elettrica.

Per accedere a queste agevolazioni, è necessario presentare la domanda attraverso i portali ufficiali e rispettare le scadenze stabilite. Inoltre, molte regioni offrono incentivi aggiuntivi, rendendo l’investimento in infrastrutture di ricarica ancora più conveniente.

Agevolazioni per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici e condivisi

Anche il trasporto pubblico e i servizi di mobilità condivisa sono incentivati da specifiche misure fiscali.

Detrazione per abbonamenti:
Chi utilizza il trasporto pubblico può beneficiare di una detrazione fiscale del 19% sulle spese per l’acquisto di abbonamenti annuali o mensili. Il limite massimo detraibile è di 250 euro all’anno, pari a un risparmio effettivo di 47,50 euro.

Iniziative locali:
Regioni e comuni spesso mettono in campo iniziative specifiche. Ad esempio, alcune città offrono tariffe agevolate per studenti, lavoratori o cittadini con redditi bassi, mentre altre incentivano l’uso di servizi di car sharing e bike sharing attraverso abbonamenti scontati o gratuiti.

Progetti per studenti:
Alcune regioni, come l’Emilia-Romagna, propongono abbonamenti gratuiti per gli studenti delle scuole primarie e secondarie, dimostrando come la mobilità sostenibile possa essere promossa anche attraverso iniziative locali mirate.

Conclusione

Le agevolazioni fiscali sulla mobilità green rappresentano un’opportunità concreta per risparmiare mentre si contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente. Che si tratti di acquistare un veicolo elettrico, installare una colonnina di ricarica o utilizzare i mezzi pubblici, queste misure offrono vantaggi economici significativi. Essere informati e sfruttare al meglio queste opportunità può fare la differenza, sia per il portafoglio che per il pianeta.

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