Dispenser acqua: nelle scuole si cerca un’alternativa all’acqua confezionata

Offrire agli studenti e al personale scolastico un’alternativa più sostenibile rispetto l’acqua in bottiglia dei distributori automatici è un’iniziativa ecologica particolarmente apprezzata. A chiedere un contribuito fattuale a favore dell’ambiente sono soprattutto i ragazzi, al cui impegno dobbiamo attribuire molti dei progetti che hanno dato vita, da nord a sud della penisola, ad istituti scolastici plastic free.

L’installazione di uno o più dispenser acqua nelle scuole rappresenta spesso il punto di partenza di una riflessione di più ampio respiro: bere acqua di rubinetto microfiltrata è infatti un’opportunità unica per dissipare le preoccupazioni comuni riguardo al consumo di acqua della rete idrica.

In Italia i dati continuano ad evidenziare un consumo esorbitante di acqua confezionata con la plastica: ogni anno vengono imbottigliati circa 12,5 miliardi di litri d’acqua, mentre per la produzione della plastica dell’imballaggio sono impiegate circa 1,9 tonnellate di petrolio.

Eppure esistono diverse soluzioni per favorire l’impiego di acqua del rubinetto, garantendone bontà, qualità e sicurezza. La più importante è costituita proprio dai dispenser acqua nelle loro diverse declinazioni, per l’uso nella ristorazione, in casa, in ufficio o nelle scuole e nelle università.

Tra i vantaggi dei dispenser acqua che si collegano alla rete d’acquedotto bisogna considerare anche la riduzione della quantità di rifiuti generati e -contemporaneamente- la riduzione dei costi di smaltimento che gravano sui residenti.

Perché i dispenser acqua sono ecologici?

Il funzionamento di un dispenser d’acqua si basa sull’erogazione di acqua del sindaco,già sicura e potabile, ma ulteriormente migliorata (tanto nel sapore quanto nelle sue caratteristiche chimico fisiche) grazie a un efficace sistema di filtraggio.

Installare un erogatore permette insomma di accedere a un tesoro blu, ovvero una riserva continua di acqua buonissima, sempre fresca perché erogata alla spina sul momento (a differenza di quella confezionata), che aiuta a risparmiare denaro e a risparmiare plastica all’ambiente.

Meno plastica a scuola, a casa e in ufficio significa anche risolvere il problema dello smaltimento delle bottiglie vuote: secondo CONAI dei 2,3 milioni di tonnellate di imballaggi immessi al consumo ne vengono avviati a riciclo 1,26 milioni, cioè il 55,6%.

Senza contare che l’acqua imbottigliata è un prodotto della grande distribuzione, che deve viaggiare su strada per raggiungere tutti i punti della filiera, con aggravio sulle emissioni di co2.  L’acqua dei dispenser acqua invece non deve né essere confezionata né trasportata: è una risorsa che è già a nostra disposizione e richiedere solo una buona filtrazione per risultare gradevole al palato.

Dispenser acqua: è questa l’acqua più sicura per studenti e personale scolastico

Per i consumatori c’è poi una questione relativa alla sicurezza: le condizioni di trasporto e conservazione dei contenitori in PET non sono conosciute mentre sono noti i rischi associati a un’esposizione prolungata al sole o allo stoccaggio su mezzi di trasporto non igienici.

D’altro canto l’acqua proveniente dalla rete idrica non contiene microplastiche ma l’analisi chimica può, a volte, evidenziare tracce di metalli pesanti o sostanze pericolose, raccolte lungo il suo percorso attraverso tubazioni in cattivo stato di manutenzione.

Ad eliminare ogni segno di elementi indesiderati, organici e non organici, di sostanze chimiche e patogeni, ci pensa però la tecnologia filtrante dei dispenser acqua. Agisce prima di tutto sul cloro, responsabile in genere del cattivo sapore dell’acqua di rubinetto. Il processo di sanitizzazione è poi completato dai raggi UV, che neutralizzano eventuali virus e batteri.

È in ogni caso fondamentale vincere il pregiudizio diffuso riguardo alla qualità dell’acqua proveniente dal rubinetto. Questa percezione distorta è stata influenzata dalle campagne pubblicitarie passate promosse dalle aziende che producono acqua in bottiglia. La realtà è invece che l’acqua del rubinetto è soggetta a rigorosi controlli e risulta essere più sicura rispetto a quella confezionata. I dispenser acqua offrono inoltre soluzioni di filtraggio altamente avanzate e, al tempo stesso, accessibili a tutti.

I benefici reali dei dispenser acqua nelle scuole

I vantaggi derivanti dall’installazione di dispenser acqua nelle scuole sono, insomma, tantissimi…

  • La promozione di principi ambientali a favore di una quotidianità più sostenibile: le scuole sono luoghi fondamentali per la diffusione di buone pratiche in questo ambito, anche perché gli studenti saranno da esempio nelle proprie famiglie.
  • La garanzia di sicurezza e qualità dell’acqua erogata e una maggiore consapevolezza circa il valore dell’acqua pubblica, già sicura grazie ai numerosi controlli effettuati dalle autorità sanitarie locali.
  • Il risparmio economico, poiché l’acqua del rubinetto è significativamente più economica rispetto quella confezionata con la plastica.
  • L’adeguamento effettivo alla Direttiva dell’Unione Europea 2019/904, che proibisce l’uso della plastica monouso e sulla base della quale i governi si preparano a legiferare e comminare nuove sanzioni.

In conclusione l’installazione di dispenser acqua nelle scuole rappresenta un passo significativo verso la riduzione dell’impatto ambientale derivante dalla produzione e dallo smaltimento di bottiglie di plastica, ma costituisce anche un investimento in termini di sicurezza e benessere dei consumatori finali.

I dispenser promuovono la sostenibilità cui dovremmo mirare nella vita di tuti i giorni e aumentano la qualità e la sicurezza dell’acqua potabile del rubinetto, offrendo agli studenti e al personale scolastico un’alternativa conveniente, salutare e rispettosa dell’ambiente.

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