Qual è il miglior banco da lavoro per falegnameria?
Le caratteristiche che deve avere un banco per lavorare il legno.
Il banco da lavoro è fondamentale per le botteghe di falegnameria e restauro. Proprio sopra e intorno al banco si svolge la maggior parte del lavoro di un artigiano del legno. Il banco da lavoro fornisce un saldo piano d’appoggio grazie al peso della sua struttura, inoltre è studiato per resistere agli urti assorbendoli.
Ma come capire un banco da lavoro è davvero quello giusto per i lavori di falegnameria?
Ecco alcuni consigli pratici.
Scegliere un banco per la lavorazione del legno.
Un banco da lavoro per la lavorazione del legno, è lo strumento più fondamentale e più importante in qualsiasi officina, per non parlare di una tradizionale officina per la lavorazione del legno.
È difficile costruire mobili di legno, fatti a mano, senza un buon e robusto banco da lavoro, che deve essere specifico per questo tipo di lavorazioni.
Sia che tu stia pianificando di realizzare il tuo primo banco da lavoro in legno o che tu stia pianificando di acquistare un banco da lavoro, è importante fare una piccola ricerca in anticipo, per ottenere tutte le informazioni che ti aiuteranno a scegliere il banco giusto per te. Un artigiano del legno dovrà scegliere il suo banco seguendo alcune caratteristiche fondamentali e altre optional, decise in base alle sue preferenze, come il numero di cassetti e la scelta del pannello forato.
Le caratteristiche importanti da considerare sono due: la robustezza e le morse.
Robustezza e stabilità del banco da lavoro.
Una delle caratteristiche più importanti da cercare nel design di un banco per la lavorazione del legno è la robustezza e la stabilità. Usare una pialla a mano, levigare e segare su un banco da lavoro di fattura leggera e fragile, è pericoloso e frustrante. Il banco continuerà a muoversi e traballare ad ogni movimento che farai sul piano da lavoro, questo ti rallenterà, farai un lavoro impreciso e rischierai di farti male! Ecco perché, chi lavora il legno, ha bisogno di un banco da lavoro dallo spessore giusto, stabile e solido.
Un piano di lavoro deve avere tra gli o e i 10 cm di spessore, per assorbire correttamente urti e colpi, così eviterai l’effetto “rimbalzo”.
Alcuni banchi da lavoro sono realizzati con un design particolare, ovvero sono studiati appositamente per la lavorazione del legno (vedi il sito del produttore OpusLine che ha un catalogo dedicato a questo tipo di banchi), hanno ad esempio gambe allargate e importanti capacità di carico.
Come scegliere la morsa per il banco da lavoro
Chi lavora con il legno, sa bene quanto sia importante, che il pezzo su cui stiamo operando rimanga fisso, fermo, fino alla fine della nostra attività. Ecco perché le morse sono una parte importante del banco di un falegname, non solo un accessorio.
Esistono di diversi tipi di morse da banco, per diversi scopi:
– morsa frontale, è la tipologia standard per la lavorazione del legno, sempre fissata saldamente a un banco da lavoro, e a filo con la sua superficie di lavoro. Le mascelle della morsa, dette guance, sono di legno o di metallo (quest’ultimo solitamente rivestito di legno per non rovinare il lavoro). La mascella mobile può includere un cane retrattile per tenere il lavoro contro un cane da banco.
– morsa a coda, è attaccata all’estremità del banco da lavoro. Di solito, è costituito da una struttura di legno costruita in modo solido: ha una larghezza massima di 6 cm e una profondità di 15.24 cm (le dimensioni esatte sono una preferenza per il falegname). Questo telaio è fissato in una tacca di dimensioni uguali o simili ritagliata dalla parte destra della parte anteriore del banco da lavoro per adattarlo. Il telaio contiene una vite lunga e robusta che si infila in un dado che fa parte di un telaio attaccato alla panca.
Esistono molti altri tipi di morse per il banco da lavoro, il suggerimento, quando acquisti un tavolo per fare opere di falegnameria, è chiedere al produttore del banco da lavoro uno studio personalizzato sulla base della tua attività.