Strumenti del mestiere: la piegatrice a bandiera
La lattoneria è un settore produttivo per molti piuttosto oscuro. Molti si limitano a credere che l’industria che canaline, scossaline, bandinelle e gli altri prodotti per edilizia che utilizziamo tutti i giorni richieda soltanto una catena di assemblaggio e che in qualche modo le lamine vengano piegate e formate nel modo che poi risulta quello definitivo.
In realtà per svolgere la piegatura necessaria a creare un oggetto, che sia esso un contenitore o un qualsiasi altro prodotto di lattoneria, occorrono le piegatrici, macchine create appositamente per svolgere questo compito e piuttosto complesse nel loro funzionamento, che richiedono una manutenzione periodica per non vedere decadere la propria efficienza nel tempo. Uno dei modelli più richiesti quando c’è il bisogno di una lavorazione semi-automatica della lamiera, con manipolazione manuale è la cosiddetta piegatrice a bandiera.
Le presse piegatrici e la programmazione grafica
Quando parliamo di piegatrici a bandiera è facile confondere anche chi è, di norma, addetto ai lavori. Il funzionamento di questi strumenti è semplice, ma molto complesso da far lavorare in maniera efficiente: vi sono più assi di movimento per piegare e ruotare la lamiera, mentre una struttura portante composta di molteplici bracci funge da pressa. Il suo utilizzo è pensato per lamiere sottili e il dispositivo che si va ad immettere nella propria azienda deve poter garantire una durata a lungo termine e una manutenzione ordinaria e straordinaria impeccabili.
Ogni modello di questa piegatrice industriale è dotata di sistemi di sicurezza detti ridondanti e dei software di progettazione e realizzazione che vengono adoperati sia prima che durante la lavorazione. Un registro permette l’utilizzo della tecnologia servoassistita, regolando la lunghezza dei lembi piegati e lasciando libero spazio a interventi manuali di ribaltatura e lavori di precisione. Riguardo la sicurezza, ad esempio le piegatrici Jorns hanno una barriera luminosa e una recinzione di protezione, oltre a un laser a raggio multiplo che protegge gli operatori durante la lavorazione semiautomatica. I software inclusi si rivolgono solitamente a una produzione in serie, numerata, ma la programmazione può offrire moltissime variazioni: si può visualizzare i progetti su schermo, oppure svilupparli direttamente vicino alla macchina, attraverso il box di controllo. La macchina stessa viene solitamente azionata con una pedaliera, ma è possibile trovare anche altri sistemi.
I marchi del settore
Detto l’essenziale per quanto riguarda le piegatrici a bandiera, appare evidente come un oggetto di tale importanza e complessità non possa essere acquistato in maniera casuale: occorre rivolgersi alle aziende leader del settore, i marchi che possono garantire sia sulla durabilità, che sulla possibilità di manutenzione costante in caso di necessità. Evomach è diventato rivenditore italiano delle macchine Jorns e Schroeder, compagnie di produzione di macchine piegatrici famose a livello mondiale.
Evomach srl nasce da un’esperienza ultra ventennale dei suoi componenti e dalla passione, dalla voglia di differenziarsi sul mercato e offrire un servizio più ampio e completo. L’obiettivo è creare una realtà italiana che possa semplificare il lavoro e i processi produttivi, risolvendo i problemi e ponendosi come partner professionale delle industrie. Per questo abbiamo composto il nostro staff con tecnici specializzati e consulenti, costantemente in contatto diretto con le case produttrici, per poter offrire prontamente una soluzione a qualsiasi problema.
Per le tue esigenze riguardanti piegatrici a bandiera e macchinari per lattoneria, non affidarti a un nome qualsiasi: scegli la serietà e professionalità di un’azienda creata appositamente per venire incontro ad ogni tua esigenza, senza abbandonarti subito dopo aver venduto il prodotto.